A Ruggero Bacone, uno dei monaci più geniali e grandi menti del passato, è stata attribuita l’invenzione della polvere da sparo. Tuttavia, è probabile che il frate si sia limitato a sperimentare basandosi su studi e manoscritti precedenti.
Si ritiene che abbia avuto la fortuna di assistere a spettacoli di fuochi d’artificio provenienti dalla Cina, introdotti dal frate missionario Guglielmo di Rubruck.
Ruggero Bacone e la polvere da sparo
Nel 1240, Bacone si cimentò con composti esplosivi, annotando tutto nei suoi scritti di alchimia, l’Opus Majus e l’Opus Tertium, dove riportò diversi passaggi criptati. Bacone decise di codificare la formula della polvere da sparo per depistare i futuri lettori. I suoi scritti risultano essere le prime annotazioni di polvere esplosiva.Invenzioni nei monasteri: un segreto ben custodito
Essendo sconosciute ai più, tale arma, oltre al potere dirompente, procurava stupore e paura per il suo fragoroso rumore e il fumo che produceva, e per la sua pericolosità era sicuramente un segreto da celare.«È una follia affidare un segreto a uno scritto, tranne che sia incomprensibile all’ignorante e appena appena comprensibile all’uomo istruito e saggio».