Meta Description: Scopri l’Abbazia di San Secondo a Gubbio, un gioiello millenario dell’Umbria con chiostro del XII secolo, biblioteca storica e sentieri panoramici. Patrimonio monastico da esplorare.
Nascosta appena fuori dalle mura di Gubbio, l’Abbazia di San Secondo rappresenta uno dei tesori monastici più antichi dell’Umbria, custodendo oltre quindici secoli di storia e spiritualità. Questo straordinario complesso, che affonda le radici nel V secolo, è molto più di un semplice edificio religioso: è un viaggio nel tempo che racconta la nascita del cristianesimo eugubino e la formazione di uno dei suoi santi più amati.
Le origini millenarie dell’Abbazia di San Secondo
La storia dell’Abbazia di San Secondo inizia in epoca paleocristiana, quando tra il 496 e il 523 il vescovo di Gubbio decise di deporre qui le reliquie dei martiri Secondino e Agabio, entrambi vescovi venerati dalla comunità cristiana locale. Questa scelta non fu casuale: il luogo, situato strategicamente ad ovest della città medievale, rappresentava un punto di passaggio importante per pellegrini e viaggiatori.
Il complesso monastico si sviluppò gradualmente attorno alla primitiva chiesa, diventando nel corso dei secoli un centro di formazione e cultura che avrebbe influenzato profondamente la storia spirituale di Gubbio.
Il chiostro del XII secolo: un capolavoro di architettura monastica
Il vero gioiello dell’Abbazia di San Secondo è senza dubbio il suo chiostro del XII secolo, un esempio perfetto dell’architettura monastica medievale umbra. Le arcate originali, alcune delle quali furono successivamente tamponate nel XV secolo lungo il viale d’ingresso, creano un’atmosfera di raccoglimento e contemplazione tipica degli spazi monastici.
Il chiostro presenta una struttura quadrangolare caratterizzata da colonne in pietra locale e capitelli scolpiti con motivi vegetali stilizzati. Gli interventi quattrocenteschi non hanno compromesso l’armonia dell’insieme, ma hanno aggiunto elementi decorativi che testimoniano l’evoluzione artistica del complesso nel corso dei secoli.
Curiosità architettoniche e artistiche
L’attuale chiesa è il risultato di numerose trasformazioni che si sono succedute dal V secolo ad oggi. L’esterno conserva i caratteri tipici dell’architettura ecclesiastica eugubina dei secoli XIII e XIV, mentre l’interno è stato profondamente modificato nel 1712 dall’abate Morosini di Venezia, che fece realizzare i sei altari laterali che ancora oggi caratterizzano lo spazio liturgico.
Nel presbiterio si possono ancora ammirare le primitive linee gotiche originali, con una splendida abside e una mensa d’altare del XII secolo che rappresenta uno dei pochi elementi architettonici rimasti inalterati nel tempo.
Sant’Ubaldo e il legame con la tradizione monastica
L’Abbazia di San Secondo occupa un posto speciale nel cuore degli eugubini perché qui ricevette la sua prima formazione il futuro patrono della città, Sant’Ubaldo (1085-1160). La canonica annessa alla chiesa fu infatti il luogo dove il giovane Ubaldo mosse i primi passi nella vita monastica, in un ambiente che forgiò la sua vocazione e la sua futura missione pastorale.
Il complesso seguì la regola agostiniana, caratterizzata da un equilibrio tra vita contemplativa e attività pastorale, che ben si adattava al ruolo di centro formativo che l’abbazia aveva assunto nella diocesi eugubina.
La Biblioteca Agostino Steuco: un tesoro di sapienza
All’interno del convento è custodita la Biblioteca Agostino Steuco, una delle raccolte librarie più importanti dell’Umbria con ben 16.423 volumi. Tra questi spiccano 3 incunaboli e 37 cinquecentine, testimonianza dell’importante tradizione culturale che ha sempre caratterizzato l’Abbazia di San Secondo.
La biblioteca prende il nome dal celebre umanista Agostino Steuco (1497-1548), nativo di Gubbio e bibliotecario della Biblioteca Vaticana, che rappresenta una delle figure più illustri legate alla cultura eugubina del Rinascimento.
Sentieri e percorsi: l’Abbazia di San Secondo come punto di partenza
La posizione dell’Abbazia di San Secondo, situata appena fuori dalle mura storiche di Gubbio, la rende un punto di partenza ideale per numerosi sentieri e percorsi escursionistici che si snodano nelle colline circostanti.
Il Sentiero Francescano
Dall’abbazia è possibile raggiungere facilmente il famoso Sentiero Francescano che collega Assisi a Gubbio, ripercorrendo il cammino che San Francesco compì nel 1207 quando, dopo aver abbandonato la casa paterna, si rifugiò presso il vescovo eugubino. Il percorso, lungo circa 50 chilometri, offre panorami mozzafiato sulle valli umbre e tocca numerosi luoghi di interesse storico e naturalistico.
I sentieri CAI verso il Monte Ingino
Gli appassionati di trekking possono utilizzare l’Abbazia di San Secondo come base per raggiungere il Monte Ingino, dove sorge la Basilica di Sant’Ubaldo. I sentieri CAI 251 e 257 offrono un’alternativa panoramica alla comoda funivia, attraversando boschi di leccio e roverella con vedute spettacolari sulla pianura sottostante.
Stato attuale e visitabilità
L’Abbazia di San Secondo è attualmente in stato di conservazione precario e non è regolarmente aperta al pubblico, motivo per cui è stata inserita tra i “Luoghi del Cuore” del FAI (Fondo Ambiente Italiano). La comunità monastica non è più presente, ma il complesso mantiene un fascino particolare proprio per questa sua dimensione di “bellezza addormentata”.
Il cimitero del XIV secolo, annesso al complesso, aggiunge un ulteriore elemento di interesse storico-artistico, testimoniando la continuità della tradizione funeraria cristiana in questo luogo sacro.
Cosa visitare nei dintorni dell’Abbazia di San Secondo
La posizione strategica dell’Abbazia di San Secondo permette di visitare facilmente altre importanti attrazioni di Gubbio e dintorni:
Il centro storico di Gubbio con il Palazzo dei Consoli, il Duomo e la Fontana dei Matti dista appena pochi minuti a piedi dall’abbazia.
La Basilica di Sant’Ubaldo sul Monte Ingino è raggiungibile attraverso i sentieri che partono nei pressi dell’abbazia o comodamente con la funivia dal centro città.
Il Teatro Romano, situato alle pendici del Monte Ingino, rappresenta una delle testimonianze più importanti del passato romano di Gubbio.
L’Eremo di Sant’Ambrogio, immerso nei boschi del Monte Ingino, offre un’esperienza di silenzio e contemplazione a pochi chilometri dall’abbazia.
Scheda informativa dell’Abbazia di San Secondo
- Ubicazione: Gubbio, Provincia di Perugia, Umbria, Italia
- Epoca di fondazione: V secolo (496-523)
- Ordine religioso: Agostiniani
- Stato attuale: Dismessa, non regolarmente visitabile
- Elementi di interesse: Chiostro del XII secolo, biblioteca storica, architettura romanico-gotica
- Personaggi illustri: Sant’Ubaldo (formazione giovanile)
- Particolarità: Mensa d’altare del XII secolo, 16.423 volumi nella biblioteca
L’Abbazia di San Secondo rappresenta un tassello fondamentale nella storia spirituale e culturale di Gubbio, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato per custodire le memorie di oltre quindici secoli di fede e sapienza. La sua riscoperta e valorizzazione potrebbero restituire all’Umbria uno dei suoi gioielli monastici più preziosi, arricchendo ulteriormente l’offerta culturale di una regione già ricchissima di tesori artistici e spirituali.