Monastero dei Frati Bianchi

Eremo dei Frati Bianchi scavato nella roccia arenaria di Cupramontana nelle Marche

L’Eremo dei Frati Bianchi sorge in una profonda gola naturale nei pressi di Cupramontana, in provincia di Ancona, nella regione Marche. Questo incantevole monastero risale all’anno mille, quando i primi eremiti scavarono delle cavità abitabili nell’abbondante roccia arenaria che caratterizza la zona, fondato nel XI secolo da San Romualdo.

La caratteristica principale che rende unico questo luogo è la sua perfetta integrazione con la natura circostante. Le prime grotte furono scavate direttamente nella ripida parete di arenaria, creando un complesso abitativo che sembra emergere dalla roccia stessa. Questa tecnica costruttiva, tipica dell’architettura eremitica medievale, ha permesso al monastero di conservarsi attraversi i secoli, sfidando il tempo e gli elementi.

I Camaldolesi e l’Ordine dei Frati Bianchi

L’eremo deve il suo nome al candido colore del saio indossato dai Camaldolesi, i monaci che per secoli hanno abitato questo luogo di preghiera e contemplazione. I Camaldolesi, appartenenti alla tradizione cattolica e seguaci della Regola di San Benedetto, hanno trasformato questo angolo selvaggio in un centro di vita spirituale e culturale.

In questo luogo incantato presero dimora sia i due frati minori che nel XVI fondarono l’Ordine dei Cappuccini, che alcuni monaci che diedero vita alla Congregazione monastica di Monte Corona. La presenza di diverse comunità religiose ha arricchito la storia del luogo, rendendolo un crocevia di spiritualità monastica.

Le Grotte Misteriose: Architettura Scavata nella Pietra

La particolarità architettonica più affascinante dell’Eremo dei Frati Bianchi sono le grotte scavate nella parete di arenaria. A San Romualdo venne dedicata una delle grotte ricavate nella parete di arenaria, il luogo in cui sorgevano le celle dei monaci. Queste cavità, alcune delle quali ancora visibili oggi, fungevano da celle monastiche, luoghi di preghiera e spazi comunitari.

L’aspetto estetico del complesso è straordinario: le grotte si aprono nella roccia dorata, creando un gioco di luci e ombre che cambia durante le ore del giorno. La parte posteriore dell’edificio, non ristrutturata, mostra delle piccole grotte molto belle, offrendo ai visitatori uno scorcio dell’originale architettura rupestre.

Vicissitudini Storiche: Tra Soppressioni e Rinascite

La storia dell’eremo è stata segnata da periodi di splendore e momenti difficili. I frati soccombero alle conseguenze del decreto napoleonico del 1810, che intimava di chiudere confraternite, eremi, monasteri e abbazie dove il numero dei religiosi fosse inferiore a 24. I frati bianchi, i camaldolesi e i vicini francescani dovettero tornare dalle loro famiglie.

Tuttavia, dopo il 1820 furono autorizzati a rientrare nelle loro sedi ma, ripresero possesso delle Grotte solo dopo il 1822. Queste vicissitudini hanno segnato profondamente la storia del complesso, che oggi è dismesso come centro monastico attivo ma conserva intatto il suo fascino spirituale e architettonico.

A Spasso tra i Monasteri: I Sentieri dell’Eremo

Raggiungere l’Eremo dei Frati Bianchi è un’esperienza che inizia già dal percorso. Per arrivarci, occorre camminare lungo un sentiero in mezzo al bosco quasi interamente in pianura per circa una ventina di minuti: è una passeggiata molto piacevole.

Il Percorso Blu, un semplice sentiero ad anello che parte nei pressi dell’Eremo dei Frati Bianchi e ritorna alle spalle dello stesso, all’antica porta d’accesso, offre una camminata accessibile a tutti. Questo tracciato permette di esplorare il Bosco dei Frati Bianchi, dove la fitta vegetazione custodisce un luogo di grande fascino e interesse storico.

Per gli amanti del trekking più impegnativo, il percorso parte da Cupramontana, la capitale del Verdicchio, e attraversando la valle giunge sino al mitologico eremo del secolo XI, avvolti da un’atmosfera quasi fiabesca, camminando tra colline, vigneti, fitti boschi, e borghi medievali.

Cupramontana e i Dintorni: Terra di Verdicchio

L’eremo si trova nel territorio di Cupramontana, piccolo comune della provincia di Ancona famoso per la produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi. Questa posizione privilegiata permette di combinare la visita spirituale all’eremo con la scoperta enogastronomica del territorio.

Nei dintorni dell’eremo, i visitatori possono esplorare le cantine storiche della zona, partecipare a degustazioni di Verdicchio e scoprire altri borghi medievali caratteristici delle Marche. La zona offre numerose possibilità per escursioni naturalistiche e culturali, rendendo l’Eremo dei Frati Bianchi il punto di partenza ideale per una vacanza all’insegna della spiritualità, della natura e del buon vino.

Scheda Riassuntiva

  • Ubicazione: Cupramontana, provincia di Ancona, Marche
  • Fondazione: XI secolo (anno 1000 circa)
  • Fondatore: San Romualdo
  • Ordine religioso: Camaldolesi (Frati Bianchi)
  • Religione: Cattolica
  • Stato attuale: Dismesso come centro monastico attivo, visitabile esternamente
  • Caratteristica principale: Grotte scavate nella roccia arenaria
  • Accesso: Sentiero a piedi di circa 20 minuti nel bosco
  • Percorsi: Percorso Blu ad anello, sentieri per Cupramontana

L’Eremo dei Frati Bianchi rappresenta un tesoro nascosto delle Marche, un luogo dove architettura, storia e natura si fondono in un’esperienza unica. La sua posizione nel cuore delle colline del Verdicchio, i sentieri che lo circondano e le sue grotte millenarie ne fanno una meta imperdibile per chi cerca un viaggio tra spiritualità e bellezza naturale.