Francia XXI secolo: Le clarisse lavorano aglio fresco bianco e, attraverso un procedimento brevettato, lo trasformano in un prezioso aglio nero all’acqua di mare dalle mille proprietà…
Curiosità: secondo studi svolti in Giappone, l’aglio nero rende il fisico più forte!
L’aglio non si trasforma da solo da bianco a nero, né nasce così, ma viene sottoposto ad una speciale lavorazione che lo rende una vera prelibatezza: delicato e dolce, dalla consistenza cremosa.
Processo di lavorazione dell’aglio
Le monache clarisse francesi del monastero di Lourdes dedicano parte del loro tempo alla lavorazione dell’aglio nero. Tutto inizia utilizzando aglio fresco biologico, che viene sottoposto a una temperatura tra i 60 e i 90 gradi.
Con il passare dei giorni, il colore cambia acquisendo un tono sempre più scuro, fino a diventare nero dopo circa 20 giorni (alcune varietà di aglio nero possono essere lavorate anche 4 mesi).
Le monache vendono l’aglio nero in due versioni: a spicchi o come crema in barattolo.
Proprietà dell’aglio nero
La lavorazione fa perdere il forte odore e sapore, dovuti all’aglina, rendendolo più delicato e morbido, e aumentando alcune virtù terapeutiche.
L’aglio nero conserva le proprietà antisettiche e antibatteriche tipico dell’aglio: viene utilizzato per combattere i batteri dell’intestino e per tossi e raffreddori nel periodo invernale. Ma l’aglio nero è utile per abbassare il colesterolo, è un disintossicante per il fegato, ha una dose superiore di calcio e fosforo e le sue capacità antiossidanti sono perfette per la protezione del cuore.
Ha anche effetti benefici per l’apprendimento, perché aiuta la memoria.
L’ingegno dietro l’aglio nero
Dietro l’aglio nero si nasconde ingegno e scienza. Il prof. Jin-ichi Sasaki della Hirosaki University, in Giappone, ne fece oggetto di studio agli inizi di questo secolo.
Nel 2004, un inventore coreano della California pensò bene di brevettare il processo di lavorazione e, sempre in California, fondò la società Black Garlic.