Monaci sani e forti a suon di bevute

Monaci sani e forti a suon di bevute

Medioevo: in passato, dissetarsi con l’acqua poteva essere pericoloso: si rischiava perfino il colera. Ma per monaci e monache questo non era un problema… si dissetavano infatti a suon di birra e vino autoprodotti.

 

Fin dal medioevo, bere acqua poteva rappresentare un problema. Con la caduta dell’Impero romano molti acquedotti andarono distrutti e la quasi assenza di igiene poteva portare a utilizzare acque non potabili, attraverso cui si diffondevano anche epidemie pericolosissime, come il colera.

All’interno di conventi e monasteri, il problema fu “allegramente” risolto utilizzando birra e vino: bevande con una percentuale di acqua che supera il 90%. Annessi alle strutture conventuali, spesso c’erano ampi giardini monastici o terreni donati dai benefattori, che i religiosi coltivavano o facevano coltivare principalmente ad uso e consumo interno. Vino e birra venivano auto-prodotti usando uve, luppolo e orzo coltivati direttamente dai monaci.

Ovviamente, la qualità di questi alcolici era decisamente inferiore rispetto a quella che conosciamo oggi, ma comunque il consumo di vino e birra aveva molti risvolti positivi. Non solo preservava i monaci dall’ammalarsi a causa dell’acqua malsana, ma li rendeva più allegri e rilassati (il luppolo nella birra ha potere sedativo e calmante), e più sani. Insomma: monaci sani e forti a suon di bevute.

Infatti, oggi sappiamo che sia la birra che il vino hanno innumerevoli proprietà farmacologiche. Ecco quali:

Un boccale di birra fresca fa bene a…

La birra può essere una bevanda addirittura curativa per il corpo (oggi la ricerca scientifica ci conferma però che va consumata rigorosamente SENZA ALCOOL).

La birra contiene molti sali minerali che vengono rapidamente assorbiti dall’organismo (è perfetta per gli sportivi, e, in particolare, d’estate, quando la perdita di sali è eccessiva a causa della sudorazione), è rilassante e coadiuvante del sonno (grazie al luppolo), contiene vitamine del gruppo B, fosforo, magnesio, rafforza il sistema immunitario.

Un boccale di vino rosso fa bene a…

Il vino contiene diverse sostanze, come i polifenoli (resveratrolo), che combattono lo stress ossidativo, rallentano l’invecchiamento, riducono i livelli del colesterolo, abbassano il rischio cardiovascolare e proteggono le articolazioni e le ossa dall’osteoporosi e agiscono positivamente sui livelli di trigliceridi e glicemia.

Bere, sì, ma con moderazione

Ricorda bene che l’alcool, consumato in modo eccessivo, non fa affatto bene, che tu sia un monaco o no. Vino e birra vanno bevuti soltanto se si è adulti. E la dose massima consentita per ottenerne gli effetti benefici, senza controindicazioni, è indicativamente di un bicchiere di birra (una lattina da 330 ml) e mezzo bicchiere di vino (circa 125 ml.) al giorno.