Monasteri invisibili? Basta bussare! Defilati e invisibili, molti monasteri e conventi sono poco conosciuti. Ma se si riesce a trovarne il portone d’ingresso e si ha il coraggio di bussare, spesso si rivelano dei veri tesori d’arte, di storia e…
La frase evangelica “Bussate e vi sarà aperto” ha da sempre accompagnato lo spirito di ospitalità dei conventi e dei monasteri. In passato i monaci avevano “l’obbligo” di accogliere i viandanti (oltre ovviamente ai pellegrini) e sfamarli e farli riposare e offrire loro un piatto di zuppa.
I tempi sono cambiati: i viandanti sono stati sostituiti dai turisti. Che, di solito, visitano le chiese, le cattedrali, le basiliche, ma neanche notano quando accanto a questi luoghi di culto ci sono dei monasteri che, defilati e un po’ nascosti, risultano quasi invisibili ai loro occhi.
Basta bussare!
In realtà, però, questi monasteri “invisibili” sono il più delle volte visitabili, magari non totalmente ma solo in parte. Bisogna solo saper cercare, trovare il portone d’ingresso e … avere il coraggio di bussare. Certo, non ci sarà più il suono delle vecchie campanelle che annunciavano l’arrivo del viandante o del pellegrino in circa di ristoro. Al posto della campanella c’è sicuramente un citofono; al posto del viandante ci siamo noi, turisti curiosi, alla ricerca di luoghi sconosciuti e nascosti. E pronti magari a fare un selfie…
Tanto per fare un esempio, a Roma c’è il Monastero di Santa Cecilia, a Trastevere. Oltre all’omonima Basilica, si può anche visitare il monastero. Basta suonare in portineria, a sinistra della Basilica, solo la mattina (10.00-12.30 nei giorni feriali, 11.30-12.30 nei festivi). Con pochi euro si può visitare l’antico coro, un vero capolavoro, e fare un giro nella cripta, un piccolo esempio dei sotterranei di Roma.
Insomma, il consiglio è quello di guardare con attenzione, soprattutto quando si visitano chiese e basiliche. E di non aver timore di bussare. Le sorprese non mancheranno: vi aspettano arte, cultura, storia. Ma non mancheranno eventi culturali e spirituali come ritiri spirituali e incontri di Mindfulness tanto di moda in questo periodo storico caratterizzato da forte stress.
E non dimentichiamo che all’interno di monasteri, conventi e luoghi monastici in genere, a volte si trovano anche dolci, conserve, liquori, vino, birre e innumerevoli altre squisitezze enogastronomice!
Ricordatevi: BASTA BUSSARE!